Ficarolo, borgo adagiato lungo il corso del Po, custodisce un patrimonio storico e artistico di grande pregio.
Simbolo del paese è la Chiesa Arcipretale di Sant’Antonino Martire, le cui origini risalgono almeno all’870 d.C. La chiesa, rimaneggiata più volte nei secoli, fu ricostruita nel Cinquecento in occasione della visita del duca d’Angiò, e nuovamente nel Settecento secondo un progetto dell’architetto Gaetano Barbieri. L’imponente edificio, alto circa 30 metri, venne completato tra il 1763 e il 1772, ma la facciata rimase incompiuta fino al 1914, quando fu decorata in stile neoclassico. Nella cappella del battistero è custodita l’antica immagine della “Madonna del Malpello”. Accanto alla chiesa, una piccola pinacoteca parrocchiale conserva ulteriori opere d’arte di rilevante valore storico.
Altro luogo di interesse religioso è l’Oratorio della Beata Vergine del Carmine, le cui prime attestazioni risalgono al 1574. Dopo vari usi civili e militari, fu ricostruito e consacrato definitivamente nel 1842. Restaurato di recente, è oggi nuovamente fruibile grazie all’intervento della parrocchia. Nel borgo sono presenti molti altri oratori: l’Oratorio di San Rocco, nella frazione Trento, il settecentesco Oratorio di Sant’Ippolito e l’Oratorio della Madonna del Carmine.
Non meno significativo è il patrimonio architettonico civile rappresentato dalla Villa Giglioli-Schiatti, edificata alla fine del XVI secolo. L’edificio passò tra le mani di importanti famiglie ferraresi ed estensi, fino a divenire sede municipale nel Novecento. L’architettura severa e compatta richiama lo stile militare estense più che quello delle ville venete. Il grande parco circostante, punteggiato da alberi secolari, arricchisce l’eleganza austera della villa, la cui facciata reca anche una lapide commemorativa del passaggio della Regina Cristina di Svezia nel 1600.
Edificio che testimonia il passato lavorativo del borgo è l’Ex Zuccherificio, in passato l’unico mezzo di sostentamento di numerose famiglie del luogo.
Simbolo suggestivo di Ficarolo è la sua Quercia Monumentale, situata nei pressi dell’incrocio tra Via Roma e Via delle Regioni. Con i suoi oltre 200 anni, 28 metri d’altezza e i 6,6 metri di circonferenza, rappresenta un punto di riferimento della popolazione, in quanto delimita i confini terrieri anche da grande distanza. Sull’albero è posizionata la cosiddetta Madonna di Bassantina, una copia della Madonna di San Luca.
Foto di Giacomo Tognetti