Loreo

Loreo

Loreo, conserva ancora oggi i segni del suo illustre passato, visibili nei suoi edifici religiosi, nelle architetture civili e nelle testimonianze archeologiche. Affacciato su un’antica rete di canali, il borgo fu sotto l’influenza della Serenissima, che contribuì alla sua crescita strategica e culturale.

Nel cuore del paese si trova la Chiesa Arcipretale di Santa Maria Assunta, affacciata su Piazza del Longhena. L’edificio, risalente al XV secolo, fu ricostruito con una maestosa facciata barocca su progetto di Baldassare Longhena dopo un incendio. 

Non lontano si trova l’elegante Oratorio della Santissima Trinità, costruito nel 1613 dalla confraternita dei Fradei. Oltre a un altare marmoreo settecentesco, l’oratorio conserva opere di Achille Brusomini Naccari, Domenico Campagnola e un raro affresco staccato, attribuito alla scuola di Giovanni Bellini.

La Chiesa della Madonna del Pilastro, tra i luoghi di culto più antichi del Polesine, risale al 1153 e fu legata sin da subito al porto di Loreo. La sua origine è legata a una leggenda popolare mariana, e al suo interno si trovano altari settecenteschi in marmo, un soffitto ligneo a cassettoni e preziose immagini sacre.

Villa Vianelli, inserita in un complesso agricolo, presenta caratteristiche architettoniche tipiche delle ville venete di campagna.

Nel cuore della vita culturale del paese si trova il Teatro Zago, inaugurato nel 1891 e dedicato al celebre attore veneziano Emilio Zago. Decorato in stile liberty con allegorie musicali, fu ampliato nel 1919 con la loggia. Gli interni conservano affreschi di Gino Albini, omaggio alla tradizione musicale e teatrale polesana.

Un’interessante testimonianza storica è la Lapide del 1785 o Tabella Daziaria nella frazione di Tornova, che riporta gli antichi pedaggi per il transito fluviale nel canale di Loreo. Realizzata in pietra d’Istria, rappresenta il passato commerciale del borgo sotto la Repubblica di Venezia.

Loreo testimonia la propria storia commerciale anche con la sua riviera porticata di costruzione veneziana, che costeggia il canale Naviglio che attraversa la città. i. I portici rappresentano da sempre il cuore produttivo della città, dove vi transitavabuona parte dei traffici destinati a risalire il Po verso Sud. 

Il legame tra Loreo e la storia del territorio è raccontato anche nell’Antiquarium di Loreo, ospitato nella Torre Civica settecentesca. La collezione archeologica include reperti romani ritrovati a Corte Cavanella: ceramiche, utensili, spilloni, ma anche un rarissimo fondo di barca romana. Il museo valorizza la storia della navigazione fluviale e si inserisce nella rete espositiva che collega Adria e San Basilio.

L’esistenza delle prigioni a Loreo è testimoniata da un documento del 1537, nel quale la Repubblica di Venezia chiede al podestà di destinare alcuni galeotti alla formazione dell’equipaggio di una galea. Oggi, l’edificio che ospitava le carceri è sede della Biblioteca Comuneale P.G. Bassan. L’aspetto dell’edificio è massiccio e singolare, poiché inclinato su di un lato, determinando una particolare sensazione di straniamento a chi sale le scale interne e cammina nelle varie celle. conserva molte caratteristiche originali delle carceri e talvolta viene utilizzato per mostre o eventi, che mirano a valorizzare il patrimonio storico di Loreo e del Delta.

L’Oasi di Volta Grimana di Loreo si estende in un’area di grande importanza idraulica e commerciale, situata nei pressi dell’idrovia Po-Brondolo, che collega l’asse fluviale del Po alla Laguna Veneta. Questa zona umida sorge nel luogo dove, agli inizi del Novecento, fu realizzata un’antica conca di navigazione, oggi affascinante testimonianza di archeologia industriale insieme al vicino magazzino. Tale opera risale a un’epoca in cui le vie d’acqua delle valli padane ricoprivano ancora un ruolo centrale per il trasporto commerciale, prima di essere progressivamente sostituite dalle reti ferroviarie e stradali. L’Oasi si sviluppa su una superficie di 11 ettari, comprendendo laghetti d’acqua dolce circondati da una ricca vegetazione arborea.

Foto di Giacomo Tognetti

IMMAGINI DAL BORGO

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