Canda

Canda

Canda si distingue per luoghi di interesse antichi, lungo il FisseroTartaroCanalbiancoPo di Levante.

L’esistenza del paese è documentata sin dall’alto Medioevo e vi si fa riferimento in più cronache di movimento di eserciti, nonché come terre di bonifica particolarmente fertili nel lungo periodo di dominazione veneziana, quando diverse nobili famiglie veneziane vi eressero ville all’interno di vaste proprietà agricole. Sembra che il nome derivi da un’antica espressione pre-romana (probabilmente etrusca) can-da con il significato di luogo di sosta, probabilmente perché era il punto sino al quale si poteva navigare sul fiume Tartaro, prima dell’escavo che ha portato a formare la “Conca di Canda” .

La Chiesa di San Michele Arcangelo è di origini settecentesche, con ornamenti dell’epoca sovrapposti a decorazioni e dipinti più recenti, del XIX secolo. 

A poca distanza sorge la Chiesa della “Madonna dei Cuori”, che prende il nome dalla miracolosa immagine della Madonna custodita al suo interno, la quale è stata ritrovata tra le “quore”, il fango. 

Gioiello del paese, che si affaccia sul Canalbianco, è la Villa Nani Mocenigo, molto probabilmente realizzata dall’architetto Vincenzo Scamozzi durante la sua “stagione Polesana”, come la definì lo scultore Antonio Canova. 

Infatti, alla fine del Cinquecento Scamozzi era particolarmente attivo in Polesine, all’opera con la costruzione di diverse splendide ville, come questa. La villa è circondata da un parco, all’interno del quale sono presenti una chiesetta e alcuni rustici adibiti a scuderie e le serre. L’intero complesso è circondato da un imponente muro di cinta. 

L’interno, nonostante i danni causati da un incendio avvenuto nel 1944, mantiene ancora la pianta originale e alcuni degli affreschi di scuola emiliana.
Un altro edificio nobiliare presente nel borgo è Villa Trombini, un complesso formato dalla villa e dalla barchessa risalenti alla prima metà del XVIII secolo, da un rustico di recente costruzione e da un edificio, adibito a scuola materna, affiancato all’edificio residenziale. Oltre a questa si menzionano anche Villa Bettini, dei primi dell’Ottocento; Villa Adami del XVIII secolo e Villa Gritti, localizzata sull’antica via per Lendinara.

IMMAGINI DAL BORGO

Foto di Giacomo Tognetti

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