Bergantino

Bergantino

Un comune nel cuore del Polesine, lungo il fiume Po, ricco di storia da scoprire.

Al centro del paese, la Chiesa Arcipretale di San Giorgio Martire si erge a simbolo del luogo. Realizzata probabilmente dall’architetto Vincenzo Santini, venne edificata tra il 1673 e il 1700. All’ interno dell’edificio è possibile ammirare raffigurazioni pittoriche come la pala raffigurante Gesù mentre trasporta la croce con due angeli, attribuita a Lorenzo Costa, e la raffigurazione di una Madonna attribuita al pittore bolognese Giuseppe Maria Crespi.

Un altro edificio che testimonia l’antica storia di Bergantino è Palazzo Diani conosciuto come Castello Diani, per lo sviluppo dell’edificio, di origine quattrocentesca, attorno ad un’antica torre centrale. 

Di fronte al Castello sorge il settecentesco Palazzo Strozzi, sede del Museo Nazionale della Giostra e dello Spettacolo Popolare.

La storia di Bergantino non sarebbe molto diversa rispetto a quella dei paesi che la circondano se non fosse per la peculiare produzione di giostre, carovane, e attrazioni per i luna park che, a partire dagli anni trenta del Novecento, è diventata l’attività principale di numerose famiglie della zona. Il museo racconta questa storia unica, attraverso numerosi modellini di giostre perfettamente funzionanti. Nella prima sezione, dedicata alle origini della tradizione, vengono analizzati gli aspetti etnologici di antichi giochi che sono confluiti nel moderno luna park. Nella seconda parte vengono raccontate le evoluzioni di forme di spettacolo come il teatro dell’arte o gli spettacoli dei burattini. La terza parte raccoglie una ricca documentazione relativa all’evoluzione del luna park. Nella quarta ed ultima parte viene raccontata la storia locale ed il suo legame con il mondo della giostra. 

A livello naturalistico, Bergantino custodisce luoghi unici, come l’area naturalistica Golena di Bergantino, Riserva di interesse locale. Si caratterizza per la vegetazione arborea costituita dal Salice bianco e dal Pioppo bianco e per la fauna caratterizzata da aironi, garzette, nitticore, germani reali, gabbiani e molte altre specie. Altro luogo identitario è l’Oasi “Le Giare”, dalla profondità di 14 metri, originatasi nella seconda metà del XVIII secolo. 

Foto di Giacomo Tognetti

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